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Apuleio
Metamorfosi (l'asino d'oro), II, 16
 
originale
 
[16] Commodum cubueram, et ecce Photis mea, iam domina cubitum reddita, laeta proximat rosa serta et rosa soluta in sinu tuberante. Ac me pressim deosculato et corollis revincto ac flore persperso adripit poculum ac desuper aqua calida iniecta porrigit bibam, idque modico prius quam totum exsorberem clementer invadit ac relictum paullulatim labellis minuens meque respiciens sorbillat dulciter. Sequens et tertium inter nos vicissim et frequens alternat poculum, cum ego iam vino madens nec animo tantum verum etiam corpore ipso ad libidinem inquies alioquin et petulans et iam saucius, paulisper inguinum fine lacinia remota inpatientiam veneris Photidi meae monstrans: "Miserere" inquam "et subveni maturius. Nam, ut vides, proelio quod nobis sine fetiali officio indixeras iam proximante vehementer intentus, ubi primam sagittam saevi Cupidinis in ima praecordia mea delapsam excepi, arcum meum et ipse vigorate tetendi et oppido formido ne nervus rigoris nimietate rumpatur. Sed ut mihi morem plenius gesseris, in effusum laxa crinem et capillo fluente undanter ede complexus amabiles."
 
traduzione
 
M'ero appena coricato che la mia Fotide, la sua padrona era gi? andata a letto, Se ne venne da me tutta giuliva. Aveva una ghirlanda di rose fra i capelli e petali di rose anche sul florido seno. S'appress? e mi baci? lungamente, mi cinse il capo di fiori, altri ne sparse in torno. Poi prese una coppa di vino, vi mescol? dell'acqua tepida e me l'offr? da bere; ma dolcemente me la rub? dalle mani prima ch'io l'ebbi del tutto vuotata e l'accost? alle sue labbra e bevve a piccoli sorsi, guardandomi. Una seconda coppa e una terza e poi altre ancora cos? ci scambiammo. Io, tra i fumi del vino, non solo la mia fantasia ma tutti i sensi sentivo eccitati dalla libidine, bramosi, anelanti; allora, tirandomi su la tunica fino all'inguine e mostrandole quanto impellente fosse il mio desiderio d'amore: ?Per carit?,? esclamai, ?fa' presto, vedi come son tutto teso e pronto alla guerra che tu, alla brava, mi hai dichiarato. Da quando Amore crudele ha trafitto il mio cuore con la sua freccia, anch'io con tutto il vigore ho teso il mio arco ed ora ho paura che il nerbo troppo rigido mi si spezzi. ?Ma se tu vuoi veramente offrirmi proprio tutte le tue delizie, sciogli i capelli e abbracciami nell'onda delle tue chiome.?
 

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